I XXIII Giochi Olimpici Invernali si chiudono così come si erano aperti, all’insegna della pace. L’appuntamento è tra quattro anni, ancora in Asia, con la fiamma olimpica che si sposta in Cina, a Pechino che tornerà a vivere il sogno a cinque cerchi quattordici anni dopo aver organizzato l’edizione estiva.
Nella cerimonia di chiusura di PyeongChang2018, andata in scena questa sera all’Olympic Stadium, la bandiera a cinque cerchi è stata affidata dal Presidente del CIO, Thomas Bach a Jining Chen, sindaco di Pechino, che ospiterà i Giochi del 2022. È toccato al regista cinese Zhang Yimou, che curò già le cerimonie di Pechino 2008, dare un’anticipazione dei Giochi che saranno. Cartoline dalla Cina, accomunate da un auspicio: "Ci vediamo a Pechino".
Stasera, però, è tempo di salutare i Giochi che sono stati. Quelli azzurri si collocano al quinto posto per numero di podi nella classifica delle edizioni invernali di tutti i tempi (al quarto se non si considera quella di ‘casa’ di Torino 2006) e parlano di un’Olimpiade al femminile in cui sei delle dieci medaglie italiane portano la firma di atlete e i cui i tre ori hanno i sorrisi di Arianna Fontana (short track), Michela Moioli (snowboard) e Sofia Goggia (sci alpino).
Volti di donna, come quello di Carolina Kostner (foto Ferraro-Pagliaricci GMT), scelta per sfilare questa sera - sotto gli sguardi del Capo Missione e Vice Segretario Generale del CONI, Carlo Mornati e dell’Ambasciatore italiano in Corea, Marco Della Seta - con il Tricolore che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato al Quirinale ad Arianna Fontana.
Il giusto riconoscimento per la carriera della pattinatrice bronzo olimpico a Sochi 2014 che, giovanissima, aveva sfilato con la bandiera italiana a Torino 2006.
Dodici anni dopo è ancora Carolina a rappresentare l’Italia e a ripercorrere le orme, ma in senso inverso, della campionessa olimpica dello short track che era stata portabandiera nella cerimonia di chiusura dei Giochi russi.
L'azzurra fa il suo ingresso nello stadio tra l'Iran e Israele (secondo l'alfabeto coreano), intorno alle 20:15 e con gli altri 90 portabandiera (qui l'elenco completo) va a costituire un cerchio colorato attorno al quale sfilano i protagonisti di questi Giochi: gli atleti. La squadra italiana entra poco prima delle 20:30 e su tutti gli azzurri svetta Arianna Fontana, con al collo le sue tre medaglie, portata in trionfo dai pattinatori Luca Lanotte e Ondrej Hotarek, perché le sue vittorie sono le vittorie di una squadra e di un Paese intero.
Così come accaduto il 9 febbraio, lo show di stasera ha continuato a raccontare la tradizione e l'innovazione della penisola e a parlare di pace, ancora una volta con le due Coree che sfilano insieme, per ultime, con le proprie bandiere, alternate a quelle della Corea unita.
Ogni edizione dei Giochi che si chiude resta immortalata in alcuni fotogrammi che passano alla storia. Quelli di PyeongChang2018 sono raccolti nella stretta di mano tra il Presidente della Corea del Sud, Moon Jae-in e Kim Yojong, sorella del dittatore della Corea del Nord Kim Jong-un, nelle emozioni che hanno regalato le atlete dei due Paesi in campo nella stessa squadra di hockey femminile e riunite, per le due sfilate, sotto un’unica bandiera.
La cerimonia di questa sera non può che sigillare ciò che è stato: differenti elementi che, insieme, diventano armonia e uniscono il mondo. "The new Wave" (il titolo dello show andato in scena), una nuova onda che supera qualsiasi ostacolo, un messaggio che lo sport lancia e che si spinge in avanti oltre ogni barriera.