Non smette più di stupire l’Italia in questa strepitosa stagione di Coppa del Mondo di pattinaggio velocità. Nella giornata d’esordio della quarta ed ultima tappa di Salt Lake City, appuntamento valido per le qualificazioni ai Giochi Olimpici Invernali di Pyeongchang 2018, il Team Pursuit maschile conquista uno straordinario secondo posto conquistando così il pass a cinque cerchi e realizzando così anche il nuovo record italiano.
Il terzetto azzurro formato da Andrea Giovannini (Fiamme Gialle Predazzo), Nicola Tumolero (Fiamme Oro Moena) e Riccardo Bugari (C.P. Piné-Pulinet) ferma infatti il cronometro dopo 3’36″55, a soli 10 centesimi di secondo dal Canada vincitore della gara e oltre tre secondi meglio del precedente primato nazionale di 3’39″72 che fecero registrare proprio a Salt Lake City Enrico Fabris, Matteo Anesi e Luca Stefani nel lontano 2009. Risultato eccezionale che porta l’Italia al terzo posto del ranking di specialità, blindando così definitivamente la partecipazione dei nostri nell’inseguimento a squadre maschile di Pyeongchang, gara per cui sono previsti otto posti alle Olimpiadi (con uno però già assegnato per diritto ai padroni di casa della Corea del Sud) e in cui gli azzurri possono vantare una tradizione invidiabile, con l’apice raggiunto grazie all’oro olimpico di Torino 2006.
Obiettivo dunque raggiunto per un venerdì che si era aperto invece all’insegna delle distanze brevi, con la sprinter azzurra Yvonne Daldossi (Carabinieri Selva di Val Gardena) piazzatasi 7ª nei 500 di Division B in 38″52 e la compagna Francesca Bettrone 11ª in 38″83. Al maschile squalificato invece Mirko Giacomo Nenzi (Fiamme Gialle Predazzo), unico atleta tricolore in gara sulla distanza. A chiudere, ormai nella notte italiana, ci saranno poi le semifinali di Mass Start con in gara Giovannini e Riccardo Bugari (C.P. Piné-Pulinet) al maschile, e Lollobrigida (Aeronautica Militare) e Bettrone al femminile. Domani invece in programma la seconda serie dei 500, i 1500 e proprio le finali di Mass Start nella seconda delle tre giornata americane. E l’Italia ha ancora fame di successi.