Un mattinata di emozioni al replay. “Io sogno italiano”, debriefing dei Giochi Olimpici di PyeongChang, è andato in scena nell'area lounge “Lea” degli Internazionali di Tennis Bnl di Italia, alla presenza di una corposa, eterogenea rappresentanza di atleti, di ieri e di oggi, tra cui Andrea Lucchetta, moderatore per l’occasione, e della Vice Presidente del CONI, Alessandra Sensini, oltre a una delegazione di membri del Consiglio Nazionale, tra cui Margherita Granbassi, Mara Santangelo, Silvia Salis e Giulia Quintavalle. Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, il Segretario Generale, Carlo Mornati, e il Direttore Marketing, Diego Nepi, hanno raccontato i ricordi, rivissuto idealmente i momenti clou e illustrato le strategie dopo il traguardo tagliato con successo in Corea e in vista delle future sfide a cinque cerchi, con vista Tokyo 2020 (Foto Pagliaricci-GMT).

 

La giornata è stata aperta da Carlo Mornati. “É il primo debriefing che ha un significato importante, anche più di Rio. É la prima volta che abbiamo potuto programmare una Olimpiade durante un quadriennio intero. Ci siamo costruiti, dentro e fuori. É un punto di partenza per costruire ancora. A Tokyo arriveremo rodati. Non è stato facile far percepire il concetto di squadra. Il primo lavoro è stato all'interno, ora siamo un gruppo omogeneo. All'esterno è Italia Team, su Tokyo lavoreremo su qualcosa di italiano anche sul nome. PyeongChang é stato difficile per molti aspetti, da quello logistico in poi. Siamo riusciti a suscitare emozioni fortissime. Abbiamo portato il nostro quartier generale in una landa desolata con apprezzamento da parte di tutti, dai membri del CIO agli atleti. Il concetto di squadra parte dalle persone e far passare l'idea di squadra olimpica non è semplice. Sono numeri variabili ma chi mette la maglietta con i 5 cerchi si è distinto e merita di indossare quella casacca. É bello oggi vedere tanti campioni di epoche diverse tutti insieme, che hanno fatto parte del club olimpico, è il più bel messaggio da veicolare. Voglio ringraziare le strutture. La preparazione olimpica é stata invitata a un seminario per insegnare agli altri comitati olimpici la gestione degli accrediti. A PyeongChang abbiamo fatto un gioco di squadra fantastico per permettere di entrare e uscire dai villaggi, rispettando la soglia a noi consentita. L'Olimpiade di Tokyo sarà difficile ma fantastica, noi ci presenteremo forti dell'esperienza acquisita, per mettere gli atleti nella migliore condizione possibile per lasciare il segno".

 

Il testimone è stato raccolto dal Direttore Marketing, Diego Nepi. “Stavo pensando che quest'anno la nostra vita è stata scandita, 310 giorni su 365, da eventi. La mia squadra ha fatto miracoli sotto ogni punto di vista. Siamo dentro agli Internazionali, alla Lea, per omaggiare la bellezza degli anni '50, in questa lounge che sarà il nostro punto di riferimento agli Internazionali BNL d'Italia. L'eccellenze degli atleti e le loro virtù ci danno la forza di creare prodotti e brand del marketing, creando valore aggiunto, coinvolgendo sponsor e dando impulso a tutto il movimento per crescere ancora. Il vostro esempio e le vostre gesta sono il volto bello del nostro Paese. Dietro c'è un lavoro costante che vede la centralità dell'atleta e valorizza il senso di appartenenza, cercando di promuoverlo al meglio, in particolare alle Olimpiadi. Casa Italia è cresciuta molto, il nostro cambiamento è stato capire che questa hospitality house è una opportunità. Una media factory che produce contenuti, facendoci conoscere ovunque. Tokyo sceglie non si fa scegliere. Lí ci giochiamo molto anche a livello internazionale nei rapporti con il CIO. Siamo tra le prime 4 nazioni come progettualità e stiamo crescendo come retrocessioni di risorse da parte del Comitato Olimpico internazionale. Vogliamo continuare a crescere fino a Los Angeles 2028. Io sogno italiano é il concetto che vogliamo trasferire. La nazionale olimpica é la punta dell'iceberg che cerchiamo di approcciare sia dall'alto al basso che viceversa creando una grande database dato dai tesserati, un network per unire tutte le forze creando un valore per l'Italia. Significa fare squadra e andare oltre. Italia Team vuol dire attribuire qualcosa di se stesso agli altri. Crea sistema e sinergie, toglie gelosie. Tokyo avrà 3 progetti strutturati. Il primo legato alla robotica e alle nano tecnologie, il secondo incentrato sul racconto delle storie di 7 atleti attraverso i fumetti e i cartoni animati, il terzo relativo a un contest per artisti sotto i 35 anni per far creare tutto quello che ci servirà in Giappone e che poi verrà realizzato a Tokyo”.

 

Il racconto dell'esperienza olimpica direttamente dal cuore delle gare, da parte di Cecilia Maffei (Short Track), Valentina Marchei (Pattinaggio di figura) e Francesca Lollobrigida (Pattinaggio di velocità), è stato preceduto dall'analisi dei dati legati ai social media: prodotti di 4300 contenuti sui profili CONI e Italia Team durante i Giochi con 170 milioni di visualizzazioni, 50 milioni solo nei giorni di gara: target demografico tra i 18 e i 34 anni, interazioni da podio grazie al racconto delle storie e alle dirette live.

 

Il Presidente Malagó ha invece chiuso il debriefing con un saluto orgoglioso. “Felice di vedere presenti atleti di tante discipline, insieme a molte delle aziende che ci hanno dato fiducia. Diego Nepi ha saputo trovato la sinergia tra eventi. Abbiamo tanti obiettivi prima di Tokyo, tra cui Buenos Aires. Il CIO attribuisce molta importanza ai Giochi Giovanili, anche per le considerazioni sul programma olimpico. Ci saranno cinque nuovi sport nel 2020 e non si sa cosa succederà a Parigi. Dobbiamo capire dove investire, tra Federazioni e Discipline Associate per preparare al meglio i Giochi. Vogliamo aumentare l'appeal per essere competitivi e attirare gli sponsor alla luce di come sta cambiando il mondo. C'è fortissima volontà di investire su testimonial dello sport ma anche e sempre sui soliti noti. Il nostro compito è di allargare questa fascia. Sono fiero di questo CONI siamo un ente pubblico ma abbiamo un'identità forte che sa valorizzare la sinergia con il privato”.